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倒れて落ち込む ★広告★
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【登録タグ O SouthSoilHome VOCALOID ニコニコ外公開曲 曲 曲英 鏡音レン】 作詞:SouthSoilHome 作曲:SouthSoilHome 編曲:SouthSoilHome 唄:鏡音レン 曲紹介 SouthSoilHome氏の2曲目。 歌詞 (動画説明文より転載) 頑張ってるのに「頑張れ」って言われて どうしたらいいんだって 分からなくなるんだ 戦ってるのに「戦え」って言われて これ以上出来ないって 愚痴りたくなるんだ 言えない言葉は 胸の中にしまったまま耐えるだけ? …やだね! ボクはボクのままで キミはキミのままで 何がいけないっての? 誰か教えてよ 我慢してるのに「我慢しろ」って言われて 潰れそうなこの気持ち どうしたらいいんだ… 本当は泣きたい 本当は怒りたい 良い子のままいるなんて これ以上出来ない… 吸いこまれていく 心の奥底ずっと眠ったままで …やだよ! ボクはボクのままで キミはキミのままで 何がいけないっての? 誰か教えてよ ボクはボクのままで キミはキミのままで 何がいけないっての? 誰か教えてよ コメント 名前 コメント
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ATTO TERZO L’eroina (L’interno della Casa di forza nelle miniere del Trans-Baikal. È il Sabato Santo un sole di primavera intiepidisce un po’ l’aria. L’Ispettore di sezione passeggia, le mani dietro il dorso. Un invalido, zoppo e vecchio, guarda l’Ispettore e la casa N. 107) LE DONNE (sulle porte, al sole) Dalle nuvole ha il cielo snidato fuori quel rosso globo che par quasi sole che quasi splende e scalda, come suole, con quasi raggi e quasi veri ardori. LE ALTRE Oggi è Sabato Santo e il ciel fa festa! Alla vecchia Siberia sonnolenta un vel di luce pone sulla testa perché abbellisca... E lei?... TUTTE (ridono) Si riaddormenta! (Finalmente l’invalido si fa coraggio e colta la buona occasione può avvicinarsi alle donne) L’INVALIDO O donne, dite, stracci vecchi avete per fare la bandiera nazionale? LE DONNE Noi? No. LE ALTRE (bisbetiche) Stracci? Per noi. L’INVALIDO (finge di volersi rivolgere al n. 107) Là... TUTTE (con intenzione) Là chiedete! Là c’è di tutto! L’INVALIDO (ride, ma s’avvia dicendo) Oh lingue sputi-male! (e s’avvicina a Stephana che è sulla porta, e le parla. Stephana entra e ritorna subito con un cesto di stracci. L’invalido rapidamente, tenendo d’occhio l’Ispettore e le donne, con grande naturalezza trae lontano più che può Stephana come per meglio esaminare e cercare nel cesto) LE DONNE Dunque teatro? – Eccome – Udite? – A sera fatta!… – Dicon meraviglia! – E c’è il sipario!… – E una lumiera vera! – Mosca! – …il Kremlin!… – Colle fiamme vermiglie! (osservano il movimento febbrile al Kazerm e fuori. Forzati intenti ad inchiodare sgorbi di scene, uscire, rientrare. E le donne continuano il loro chiacchierio allegro. Alcune si preparano per andare ad attinger acqua, altre curiosa a guardare il lavoro dei forzati, altre a parlare pel piacere di poter parlare) – Dite, al fiume venite con me? (Alcune si staccano dal gruppo e si uniscono la loro) – Noi restiamo! Attendiam mezzodì! – Se vedeste che feste all’artel! – Con scenari dipinti dal ver! – Per sipario un effetto di ciel! – Così liete noi pur per un dì! – Canto e riso noi pur anche qui! – Per un’ora noi pure obliar! – Il sollievo d’un’ora al soffrir! – Tregua santa e crudeli martir! L’INVALIDO (fissa Stephana e, a voce bassa) La bandiera è un pretesto... Vi chiamate Stephana? STEPHANA Sì. L’INVALIDO Vi cerca un condannato... Numero novantotto... (rovescia a terra il cesto) STEPHANA Chi è? Che vuole? L’INVALIDO Parlarvi a solo prima di sera... STEPHANA (sorpresa) No! Io non parlo con alcuno. L’INVALIDO Così dirò. (supplichevole) Se qualche cosa date... Son pover’uomo anch’io e fate bene come vero è Dio... (Stephana gli dà qualche moneta. L’Invalido prende il danaro. Saluta e si allontana) E grazie a voi!... (ripassando davanti alle donne) Trovato! (mostra gli stracci bianco-neri) TUTTE (ironiche) Là chiedete! Là c’è tutto! (e ridono beffarde. L’Invalido rientra nel Kazerm Stephana col cesto torna verso la casetta, saluta le donne e rientra) LE DONNE (guardando dietro a Stephana con disprezzo) Vedeste come ha fatto a salutare? – con che superbia guarda! E con quali occhi! – Siamo sincere dà l’antipatia! – Parlar con noi?… La lingua le fa male! – vedete che alterigia? Strana! Balda! – E come posa! – Ancor fa la galante! – Passa arrogante e nel suo far spavalda! (le donne si dividono in tre gruppi. I primi due vanno in fondo alla scena ed escono l’uno a destra, l’altro a sinistra, il terzo entra nella capanna a sinistra) STEPHANA (inquieta e agitata siede sulla soglia della sua capanna) Chi mai sarà? VASSILI (esce dalla capanna e le si appressa teneramente) Che ti turba?... STEPHANA (volgendosi) Vassili... VASSILI (con affetto, carezzandola) Mia povera Stephana! Io vedo ne’ tuoi occhi lo strazio che ti divora l’anima... Oh... quando schiuderai l’ala raggiante sognata libertà! STEPHANA La libertà... VASSILI (con mite rimprovero) Questa parola trema sulla tua bocca con soave spasimo! STEPHANA (subito) No! Non per me! Per te!... Tu mi ritorni dall’aspro giogo affranto. E tutti i giorni hai gli occhi in febbre e in pianto! Ah questa tua è tortura che consuma e agghiaccia... VASSILI Ed ha fin la mia sciagura nelle tue care braccia! Nella tua voce limpida canta la primavera! Nei tuoi occhi è il fascino; la tua bocca è il maggio! Se tu mi baci io bacio l’acuto odor di tutti i fior! STEPHANA (stringendosi a Vassili) Arde in noi più puro l’amor nell’aspro tormento di questo destin. VASSILI O mia Stephana! Pallido fior! Nel mio cuor è il sorriso!... STEPHANA Il sorriso d’amor! (il suono di una campana si fa sentire) L’ISPETTORE (entra e comanda) Al lavoro! Al lavoro! (È l’appello per la ripresa del lavoro l’Ispettore e gli ufficiali di turno comandano la formazione delle Catene quella della «botte» e quella delle «carriole ». Vassili è aggiogato a una carriola. Echeggiano i comandi per la disposizione delle sotnie e le Catene partono. Appena via le Catene, l’Ispettore, gli ufficiali e gli alti impiegati della Casa di Forza ad un improvviso rullo di tamburi ed al segnale dell’ «attenti», squillato da trombe, si mettono in posizione) L’ISPETTORE Sua nobiltà il Governatore. In rango!! (Gli ufficiali, i soldati si allineano e si dispongono nella posizione dell’«attenti») ALCUNE DONNE (in gran da fare corron fuori e parlano fra loro animatamente) – La visita di Pasqua! – La mia casa è linda; e voi? – È in bell’assetto. – Dio volesse inspirargli la grazia del riposo! L’ISPETTORE (impone silenzio e le donne tacciono) Silenzio! (Il governatore appare seguito da funzionari) IL GOVERNATORE (all’Ispettore che ad un suo cenno gli si è avvicinato) Rapporti ai Kazerm? L’ISPETTORE (in posizione di saluto militare) Nobiltà, nessuno! (Il Governatore passa ispezionando. Le donne si inchinano al sua passaggio. Il Governatore si allontana seguito dall’Ispettore, dagli ufficiali e dai soldati. Le donne si ritraggono. Stephana esce dalla capanna e si avvia verso il fiume con secchi vuoti. Glèby, in tenuta da forzato, appare al Kazerm e le muove incontro) STEPHANA (arretra, depone i secchi e si passa una mano sulla fronte come per cacciare l’orrida visione, mormorando) Glèby? GLÈBY Sì, Glèby! Io pure son caduto nell’abisso! E ancor sul tuo cammino mi ha recato la sorte. Sapevo che eri qui. Dal vicino villaggio di Jakal chiesi lavoro in questa miniera. Ti volli ritrovare. STEPHANA (abbattuta) Che vuoi da me?! GLÈBY (guata intorno, e rapidamente) Stephana ho modo per fuggire! (Stephana trasalisce e lo guarda incredula; Glèby continua, a scatti, parlando basso) GLÈBY È un segreto. Affidato me l’ha un condannato morente. (accennando con circospezione) Vedi là quel vuoto pozzo? Il cavo è secco. Per esso si giunge al recinto oltre il tiro delle ultime vedette, e via per la brughiera a l’isba della Kaja si balza sulla troika e siamo salvi! (alenando forte, poi con più calma) Carponi, stanotte, ho scrutato il cammino. A breve tratto m’era la libertà. (con improvviso scatto) Ma che vale ora uscire da un abisso per gettarmi in un altro senza meta? Il tuo nome, Stephana, mi corse come un brivido nell’anima. Arretrai... Ti volli rivedere. Stephana con te, nel delirio del mondo, corsi la vita, con te godetti, con te mi gittai naufrago nel mar di voluttà... Se fui vile, con te, per te lo fui. Il destino ci unisce! (cerca di attirarla) STEPHANA (arretra con forza) No! No! (E poiché Glèby le si appressa, ella, con disprezzo) Non toccarmi! GLÈBY Torna con me alla vita io ti saprò ridar tutta la gioia. (arso di desiderio) Voglio ancora la tua bocca, le tuo chiome, il tuo seno... (adescandola) Ricorda… i tuoi splendori, le tue feste, i tuoi canti, e la bellezza tua dominatrice! Tutto, tutto riavrai, se tu mi segui! (Ma invano cerca di adescarla e trainarla nel vortice del passato; giù dal fondo dei pozzi e dietro il terrapieno un canto triste e affannoso si fa sentire «Il canto dei condannati») VASSILI, CORO Spremi dal cuor, dall’anima, dal fronte gocce di sangue, lacrime e sudor! STEPHANA (discernendo la voce di Vassili. Tra sé) Infinito dolore! Per infinito amore! (a Glèby) Qual vergogna tu porti col ricordo della bellezza mia e del mio splendore. Tu sei dannato a non sentire la dolcezza del pianto e del dolore. Alla mia vita l’estremo incanto là splende... Ascolta! quel pianto è amor! (E Stephana guarda intorno a sé commossa, allargando le braccia quasi a un immenso abbraccio verso quel cielo, verso la luce di quel sole scialbo, e, illuminato il suo volto ancor bello malgrado i patimenti, il suo bel volto di eroina appassionata esprime tutto quel sentimento di gratitudine femminile a quel luogo ov’essa ha potuto finalmente amare) A te portai l’anima mia, o Siberia tu come mamma a me le braccia hai stese e doviziosa nella tua miseria m’hai dato il bene che ad amar m’apprese! Ond’io qui vivo e sento sole e fiori, son caldi i tuoi tramonti e le aurore ed in quest’aere pregno di dolori io respiro il trionfo dell’amore! (Un silenzio trepido. Glèby guata fremendo Stephana) GLÈBY Così credi sfuggirmi? STEPHANA Va! Sei pazzo! GLÈBY (felino, frenandosi a stento) ... È per Vassili? STEPHANA (fiera) Sì. Amo Vassili. GLÈBY E non mi seguirai? STEPHANA No! No! GLÈBY (erompendo) Per Dio! (fa per lanciarsi su di lei e afferrarla) STEPHANA (ribellandosi, ergendosi fiera in tutta la persona) Se tu mi tocchi io grido! GLÈBY Bada! STEPHANA Va! (Gli volge le spalle inorridita e rientra nella sua capanna. Glèby ha un gesto di minaccia crudele. Poi si allontana egli pure) CORO INTERNO Spremi dal cuor, dall’anima, dal fronte, gocce di sangue, lacrime e sudor! IL GOVERNATORE (ritornando, all’Ispettore) Richiamate le ciurme dal lavoro! Oggi riposo! (Al segnale del riposo, il coro lontano tace interrotto. Il Governatore si allontana seguito dagli ufficiali e funzionari continuando altrove, ad altra Kazerm, la sua visita. E le Catene-Viventi tornano. Chi torna al Kazerm; chi torna all’isba del «Comando Libero», se è un condannato della Sezione Civile. Vassili siede presso la soglia della capanna. Stephana gli si appressa) GLÈBY (appare dal Kazerm, con un gruppo di forzati, e indica Stephana e Vassili) Or vedrete che scena! (appressandosi con atteggiamento provocatore) Strano incontro! FORZATI (ridendo) Attenti! GLÈBY (a Stephana) Una stretta di mano, e… complimenti! STEPHANA (fingendo di non ravvisarlo) Non vi conosco! GLÈBY M’ha il governo un po’ troppo, inesperto parrucchiere, spelato e per metà tosato... È Glèby sì o no? (Stephana lo guarda ammutolita Vassili si è alzato di scatto) VASSILI (a Stephana) Ma che vuole costui?! GLÈBY (impertinente, squadrando Vassili) Ah, voi quell’ufficiale dunque che fu?... (Vassili ha un moto di sdegno) STEPHANA (timorosa, calmandolo) No! Non turbarti... Andiamo! GLÈBY (continua impassibile) Io v’offro l’occasione d’un invitato all’agape pasquale. (accennando alla tavola nella capanna di Stephana già preparata) Là detto fatto, un altro piatto, e poi da buoni amici discorreremo insiem dei dì felici. VASSILI (minaccioso) Voi? Là coi vostri! GLÈBY Che modi questi?... FORZATI (ridendo) Ah!... Ah!... Dramma di famiglia!... GLÈBY Capisco!... (squadra dall’alto in basso Vassili) Gelosia?... (ride e rivolgendosi a Stephana) Ti compiango, Stephana! (Saluta Stephana e volge impertinente le spalle a Vassili; Stephana riesce a stento a far entrare nella capanna Vassili. Glèby ritorna verso il Nazerm con fare trionfante, ma i forzati, veduto che non gli è riuscito di farsi invitare come prima aveva promesso, lo accolgono ironicamente) FORZATI Un altro rifiuto! LE DONNE Non ti hanno voluto! GLÈBY Quel coso è geloso! Prometto una festa... FORZATI (vedendo Vassili uscire ancora dalla capanna) Ritorna! GLÈBY (ai forzati) Ne faccio un caprone con tanto di corna! (Ma i forzati non si lasciano persuadere e, anzi, per eccitarlo lo motteggiano aspramente con risa dapprima, poi con parole di dileggio schernendolo e aizzandolo. Vassili infatti ritorna e si lascia cadere sui gradini, Stephana lo guarda triste, gli occhi in lacrime, poi si rifugia nella capanna) GLÈBY (furente degli scherni, si fa largo fra i forzati e comincia a discorrere in modo da farsi udire da Vassili) La conobbi quand’era fanciulla aveva una sdrucita corta gonnella che le copriva.. nulla, ma quindici anni e un aggettivo «Bella», e nello sguardo il furor della vita. Era preziosa di bellezza e freschezza, e, un poco d’ignoranza e, un resto d’innocenza le davan la fragranza d’un bocciolo di rosa. Pur le mancava quello che il gran mondo definisce Sapienza! (fa una gran pausa, poi, presentandosi comicamente, aggiunge) Modestamente il piccolo difetto ho un poco corretto! (I forzati cominciano a divertirsi al giuoco di Glèby, quindi grandi risa, grandi applausi e grandi grida di «Silenzio!» per udir meglio il resto) GLÈBY (riprendendo) Poi?... Feste splendori, amori! Folli avventure! Piaceri senza cure! Pensieri! Dolori! Ridde di cuori e di... valori! Da mille e mille mani!… n bacio? Un vezzo? Gran prezzo! Confusioni di passioni dell’ieri e del dimani! Breve gioir profondo ed infecondo. Ecco il gran mondo dov’ella divina e bella fe’ da regina! Finchè, farfalla bella, s’abbruciò l’ale e presa da un amante del cuore. (e a voce forte accenna a Vassili) lo zotico ufficiale che vi cavò la spesa... VASSILI (scattando) Ah infamia! (e fa per avventarsi, ma è trattenuto energicamente da Stephana, che pallida e tremante dall’interno della apanna ha sentito) STEPHANA (stringendosi a Vassili) Vassili! VASSILI (furibondo) Lasciatemi! Via! L’ISPETTORE (intervenendo) Che avvenne? GLÈBY (con cinismo) Nulla!... (Glèby torna a parlare sottovoce coi forzati facendo misteriosamente segno di rientrare nel Kazerm per una certa sua trovata che… E i forzati rientrano con lui) VASSILI (con violenza) Fiele!... Da un’ora!... Contro te!... Contro me!... Ma chi è colui per te? (Stephana si copre il volto colle mani) Sai tu la mia tortura umana? (Stephana fa per dire ancora… Ma non può più profferir parola. Vassili la allontana con disgusto, dicendole) Ti guardo e vedo, e ascolto tutti i baci che hai dati, tutti i baci passati sovra il tuo volto! Gli occhi con che mi guardi narran baci! Voluttà!... Spasimi, che tu ricevi e doni! Io vedo mille braccia intorno a te! A miriadi!... A selve di tentacoli!... Per seno! Pei capelli!... Sovra il tuo fronte tutte l’onte veggo e la mia viltà! STEPHANA No!... Taci!... Taci!... VASSILI (disperato) Io mi credea forte! No, non lo sono perché bugia è l’oblio! Eterna è la vergogna! Torna il passato per voler di Dio che nega il suo perdono! Or questa è la mia sorte! E la sola speranza mia?... La morte! STEPHANA (sotto il terribile rimprovero, reagisce. Al nome di Dio proferito contro di lei dal suo amante che il dolore e l’orgoglio snaturano, insorge) Dio? Tu dici? Tu? Tu? In questo istante?… No, falso eroe! No! No, falso amante! Ah se il fango della terra tutto in fronte fosse un dì passato qui, lassù Dio per questo pianto mio ora perdona… (ma i singhiozzi non la lasciano dire e prorompe in lacrime balbettando) Io piango... Io piango!... VASSILI (umiliato e pentito colmo il cuore di sdegno per sé, corre a Stephana implorando) No, Stephana! Taci!... E, umana come Dio, tu pur perdona! T’ho straziata! Taci! (e le si butta innanzi in ginocchio) Vedi? Qui! Nel fango! Stephana pia, non piangere così! Nel fango, o fronte mia! Viltà mia, sì ai tuoi piè! Qui! Qui! Perdona a me, Stephana! (Ma, inaspettata e terribile, ecco dal Kazerm la voce beffarda di Glèby ricordare a Stephana le strofe della «Mattinata» eseguita avanti all’uscio della sua camera da letto la mattina del dì di Sant’Alessandro. Però ora non sono più sciabole di eleganti ufficiali che con l’argentino tintinnio vi fanno sotto l’accompagnamento, è il cozzare sinistro delle catene dei condannati che escono fuori dal Kazerm guidati da Glèby unendo alla sua le loro voci ironiche) STEPHANA (scatta violenta sotto quella tortura lascia Vassili, corre dietro a quella ciurma urlando) Per la croce di Cristo!... (e rivolgendosi a Vassili) Tu vuoi sapere? Ebbene, sia! (e va minacciosa verso Glèby) GLÈBY Bella Stephana... (e cerca di schermirsi) STEPHANA (lo afferra con forza incredibile, lo trascina fuori dal gruppo dei forzati traendolo pel bavero violentemente verso Vassili. A Vassili) Qui!... Qui!... Tu vuoi saper costui chi è? Mio primo amante!!!... (e si rivolge ai forzati) O voi che avete ucciso per odio o per amor, rubato per miseria, giudicatelo voi! (e ripete) Mio primo amante!... E m’ha venduta!... (e grida sempre tenendo stretto Glèby, che tenta invano di sfuggirle) de’ baci miei? Per lui! Di mie carezze? Per lui! Di mie viltà? Per lui!... (non ride più, si fa triste di una tristezza grandiosa; essa accenna verso Vassili livido e in preda al più profondo abbattimento) ebbe l’amor pietà di me! Ho amato!... A questo amor pietoso offrii me stessa!... Eppur, nel dì del mio martirio santo, ecco il vile destino della mia vita tornar qui ancor!... Passarmi sopra l’anima!... Ma no!... Nulla fra noi! (scuotendo terribilmente Glèby) Ti guardo e ti sfido! (e si rivolge ancora fiera ed energica ai forzati) Costui chi è?... Il nome suo?... (Gli strappa il berretto che copre la fronte di Glèby e mostra le stimmate, il marchio del carnefice) Usura e falso! (guarda per un momento in faccia Glèby e poi lo respinge sa sé inorridita) FORZATI (soggiogati e sorpresi) Brava la donna! Brava! (Glèby, per far dimenticare l’incidente un po’troppo umiliante per lui, scrolla le spalle sorridendo con grande filosofia e rientra nel Kazerm. Improvvisi, dai villaggi circostanti, lontani e vicini, a onde per l’aria, echeggiano stormi di allegre campane in tripudio. Preannunziano la notte della Resurrezione, la notte del Sabato santo. È il tramonto, squillano lontano acute le trombe cosacche delle diverse sotnie, rullano i tamburi della fanteria verde; un bisbiglio, dapprima indeciso, poi, a poco a poco, in un crescendo quasi sovrannaturale, un clamore strano e confuso di gioia, si eleva alto, alto, da tutta la casa di pena; istantanee brillano a tutte le capanne le lampade della preparata il luminaria, come per un incanto, come per magia; una profonda esaltazione di indefinibile consolazione traspare in tutti; il viso d’ogni condannato dove la paura, la viltà, il delitto, l’odio hanno solcato rughe feroci, si spiana e rispecchia il sentimento della bontà; da tutti i cuori erompe l’esultanza le braccia, le anime si elevano al cielo, e un grido immenso scoppia alto) IL GOVERNATORE (appare improvvisamente in mezzo ai condannati e solenne dice con affabilità paterna) Cristo è risorto! (poi, abbraccia il condannato a lui più vicino, lo bacia. Allora tutto è un sussurro di baci e di bisbigli diversi, in tutti i toni, l’espressione di un sentimento profondo, misterioso, indefinibile, il sentimento della fede « Cristo è risorto! Cristo è risorto!» E la sera comincia a diffondersi intorno) GLÈBY (dal Kazerm) Orsù, l’orchestra dia principio! (Una improvvisata orchestra, fatta di sole balalaike si dà a suonare internamente. I forzati rientrano nel Kazerm preoccupandosi ora soltanto della loro rappresentazione. Escono dalla capanna Stephania e Vassili, continuando un discorso sommesso e concitato) STEPHANA (accennando) Il pozzo è là... Fuggiamo! VASSILI (trepido) Se vero non fosse? STEPHANA Tentiamo! (A una finestra del Kazerm, durante il rapido colloquio, una testa è apparsa a spiare. È Glèby che scompare poi subito. Una pattuglia cosacca sbuca dietro il Kazerm. È la ronda che si allontana. Stephana indugia. Ancora vi appare la testa di Glèby alla finestra. Vassili e Stephana intanto si avvicinano al pozzo. Mentre i due penetrano nel pozzo, Glèby scompare. Improvvisamente si odono le grida di «All’armi!». La musica è interrotta! Escono confusamente Glèby, il Governatore, l’Ispettore, alcuni ufficiali e soldati. Gléby addita loro il pozzo. Ed è un incrociarsi rapido di soldati sotto le armi che accorrono, e di lanterne portate in tutti i sensi che illuminano la scena; alle finestre del Kazerm e fuori, tutto intorno, i forzati sorpresi guardano in gran silenzio. E giù rapidi l’Ispettore e i soldati invadono il pozzo! A quel primo momento di confusione e di baccano succede un silenzio profondo pieno di paure e di ansie. Improvvisamente un colpo d’arma da fuoco tuona secco soffocato sotto terra, e insieme un gemito e un grido alto, acuto, straziante. Il gemito di Stephana, il grido di Vassili, e quasi subito ecco l’Ispettore e soldati riapparire. Vassili afferrato, legato, trascinato fuori. Stephana, sorretta, boccheggiante, sanguinosamente dilaniato il petto da una ferita. Glèby si avanza guarda con gli occhi sbarrati, e fugge come ombra paurosa e dannata.) IL GOVERNATORE Ah, disgraziata! STEPHANA (al Governatore, barcollante e tutta in sangue) Hanno armi per uccidere i tuoi soldati... (Non può parlare, Cade) IL GOVERNATORE (vedendo Vassili trattenuto dai soldati) Lasciatelo! (Vassili corre articolando fra lacrime e gemiti parole senza senso, avvinghia Stephana. Un discorrere sottovoce di pietà, un accoramento generale) STEPHANA (sentendo Vassili che piange, stende la mano, gli accarezza la testa e gli sorride affettuosa) Non piangere!... Sollevami!... La parola sublime «Libertà», mi germoglia nel cuor... ora morendo... (con voce sempre più fievole) E muoio felice di sentirmi redenta, perché t’offro amore e vita... (e aiutata da Vassili bacia la terra) Siberia, terra santa di lacrime, e d’amore! Ed ora... sul tuo cuore! (e posa la testa sul petto di Vassili. Poi chiude gli occhi come per raccogliersi e morire sul suo cuore e nel pensiero del suo amore) Con te! Qui! Sempre!... (sentendo le lacrime e i baci di Vassili sulla mano che gli tiene stretta nella sua) VASSILI (in un urlo di disperazione) Stephana! Stephana! (Lontanissimo si sentono avvicinarsi le voci di una «Catena-Vivente» che arriva. Stephana fa per dire ancora. Ma non può più profferir parola. Il rantolo della morte la soffoca. Un urlo terribile di Vassili. Poi un silenzio profondo tutt’intorno. Sempre più la nenia dei nuovi condannati che si fa sensibile) L’ISPETTORE (in posizione di saluto militare sottovoce al Governatore) I nuovi condannati, Nobiltà! (e sul saluto aspetta ordini. Il Governatore si scuote, fa un cenno all’Ispettore di seguirlo e muove incontro alla nuova colonna di forzati. Due guardi carcerarie intanto, ad un cenno del caporale di servizio, strappa no Vassili che piange presso il corpo di Stephana, e lo costringono ad entrare nella sua capanna e ne chiudonsi l’uscio separandolo dalla morta, sulla quale un carceriere stende la coperta grigia mortuaria. Il caporale ne trascrive il numero 107) ATTO TERZO L’eroina (L’interno della Casa di forza nelle miniere del Trans-Baikal. È il Sabato Santo un sole di primavera intiepidisce un po’ l’aria. L’Ispettore di sezione passeggia, le mani dietro il dorso. Un invalido, zoppo e vecchio, guarda l’Ispettore e la casa N. 107) LE DONNE (sulle porte, al sole) Dalle nuvole ha il cielo snidato fuori quel rosso globo che par quasi sole che quasi splende e scalda, come suole, con quasi raggi e quasi veri ardori. LE ALTRE Oggi è Sabato Santo e il ciel fa festa! Alla vecchia Siberia sonnolenta un vel di luce pone sulla testa perché abbellisca... E lei?... TUTTE (ridono) Si riaddormenta! (Finalmente l’invalido si fa coraggio e colta la buona occasione può avvicinarsi alle donne) L’INVALIDO O donne, dite, stracci vecchi avete per fare la bandiera nazionale? LE DONNE Noi? No. LE ALTRE (bisbetiche) Stracci? Per noi. L’INVALIDO (finge di volersi rivolgere al n. 107) Là... TUTTE (con intenzione) Là chiedete! Là c’è di tutto! L’INVALIDO (ride, ma s’avvia dicendo) Oh lingue sputi-male! (e s’avvicina a Stephana che è sulla porta, e le parla. Stephana entra e ritorna subito con un cesto di stracci. L’invalido rapidamente, tenendo d’occhio l’Ispettore e le donne, con grande naturalezza trae lontano più che può Stephana come per meglio esaminare e cercare nel cesto) LE DONNE Dunque teatro? – Eccome – Udite? – A sera fatta!… – Dicon meraviglia! – E c’è il sipario!… – E una lumiera vera! – Mosca! – …il Kremlin!… – Colle fiamme vermiglie! (osservano il movimento febbrile al Kazerm e fuori. Forzati intenti ad inchiodare sgorbi di scene, uscire, rientrare. E le donne continuano il loro chiacchierio allegro. Alcune si preparano per andare ad attinger acqua, altre curiosa a guardare il lavoro dei forzati, altre a parlare pel piacere di poter parlare) – Dite, al fiume venite con me? (Alcune si staccano dal gruppo e si uniscono la loro) – Noi restiamo! Attendiam mezzodì! – Se vedeste che feste all’artel! – Con scenari dipinti dal ver! – Per sipario un effetto di ciel! – Così liete noi pur per un dì! – Canto e riso noi pur anche qui! – Per un’ora noi pure obliar! – Il sollievo d’un’ora al soffrir! – Tregua santa e crudeli martir! L’INVALIDO (fissa Stephana e, a voce bassa) La bandiera è un pretesto... Vi chiamate Stephana? STEPHANA Sì. L’INVALIDO Vi cerca un condannato... Numero novantotto... (rovescia a terra il cesto) STEPHANA Chi è? Che vuole? L’INVALIDO Parlarvi a solo prima di sera... STEPHANA (sorpresa) No! Io non parlo con alcuno. L’INVALIDO Così dirò. (supplichevole) Se qualche cosa date... Son pover’uomo anch’io e fate bene come vero è Dio... (Stephana gli dà qualche moneta. L’Invalido prende il danaro. Saluta e si allontana) E grazie a voi!... (ripassando davanti alle donne) Trovato! (mostra gli stracci bianco-neri) TUTTE (ironiche) Là chiedete! Là c’è tutto! (e ridono beffarde. L’Invalido rientra nel Kazerm Stephana col cesto torna verso la casetta, saluta le donne e rientra) LE DONNE (guardando dietro a Stephana con disprezzo) Vedeste come ha fatto a salutare? – con che superbia guarda! E con quali occhi! – Siamo sincere dà l’antipatia! – Parlar con noi?… La lingua le fa male! – vedete che alterigia? Strana! Balda! – E come posa! – Ancor fa la galante! – Passa arrogante e nel suo far spavalda! (le donne si dividono in tre gruppi. I primi due vanno in fondo alla scena ed escono l’uno a destra, l’altro a sinistra, il terzo entra nella capanna a sinistra) STEPHANA (inquieta e agitata siede sulla soglia della sua capanna) Chi mai sarà? VASSILI (esce dalla capanna e le si appressa teneramente) Che ti turba?... STEPHANA (volgendosi) Vassili... VASSILI (con affetto, carezzandola) Mia povera Stephana! Io vedo ne’ tuoi occhi lo strazio che ti divora l’anima... Oh... quando schiuderai l’ala raggiante sognata libertà! STEPHANA La libertà... VASSILI (con mite rimprovero) Questa parola trema sulla tua bocca con soave spasimo! STEPHANA (subito) No! Non per me! Per te!... Tu mi ritorni dall’aspro giogo affranto. E tutti i giorni hai gli occhi in febbre e in pianto! Ah questa tua è tortura che consuma e agghiaccia... VASSILI Ed ha fin la mia sciagura nelle tue care braccia! Nella tua voce limpida canta la primavera! Nei tuoi occhi è il fascino; la tua bocca è il maggio! Se tu mi baci io bacio l’acuto odor di tutti i fior! STEPHANA (stringendosi a Vassili) Arde in noi più puro l’amor nell’aspro tormento di questo destin. VASSILI O mia Stephana! Pallido fior! Nel mio cuor è il sorriso!... STEPHANA Il sorriso d’amor! (il suono di una campana si fa sentire) L’ISPETTORE (entra e comanda) Al lavoro! Al lavoro! (È l’appello per la ripresa del lavoro l’Ispettore e gli ufficiali di turno comandano la formazione delle Catene quella della «botte» e quella delle «carriole ». Vassili è aggiogato a una carriola. Echeggiano i comandi per la disposizione delle sotnie e le Catene partono. Appena via le Catene, l’Ispettore, gli ufficiali e gli alti impiegati della Casa di Forza ad un improvviso rullo di tamburi ed al segnale dell’ «attenti», squillato da trombe, si mettono in posizione) L’ISPETTORE Sua nobiltà il Governatore. In rango!! (Gli ufficiali, i soldati si allineano e si dispongono nella posizione dell’«attenti») ALCUNE DONNE (in gran da fare corron fuori e parlano fra loro animatamente) – La visita di Pasqua! – La mia casa è linda; e voi? – È in bell’assetto. – Dio volesse inspirargli la grazia del riposo! L’ISPETTORE (impone silenzio e le donne tacciono) Silenzio! (Il governatore appare seguito da funzionari) IL GOVERNATORE (all’Ispettore che ad un suo cenno gli si è avvicinato) Rapporti ai Kazerm? L’ISPETTORE (in posizione di saluto militare) Nobiltà, nessuno! (Il Governatore passa ispezionando. Le donne si inchinano al sua passaggio. Il Governatore si allontana seguito dall’Ispettore, dagli ufficiali e dai soldati. Le donne si ritraggono. Stephana esce dalla capanna e si avvia verso il fiume con secchi vuoti. Glèby, in tenuta da forzato, appare al Kazerm e le muove incontro) STEPHANA (arretra, depone i secchi e si passa una mano sulla fronte come per cacciare l’orrida visione, mormorando) Glèby? GLÈBY Sì, Glèby! Io pure son caduto nell’abisso! E ancor sul tuo cammino mi ha recato la sorte. Sapevo che eri qui. Dal vicino villaggio di Jakal chiesi lavoro in questa miniera. Ti volli ritrovare. STEPHANA (abbattuta) Che vuoi da me?! GLÈBY (guata intorno, e rapidamente) Stephana ho modo per fuggire! (Stephana trasalisce e lo guarda incredula; Glèby continua, a scatti, parlando basso) GLÈBY È un segreto. Affidato me l’ha un condannato morente. (accennando con circospezione) Vedi là quel vuoto pozzo? Il cavo è secco. Per esso si giunge al recinto oltre il tiro delle ultime vedette, e via per la brughiera a l’isba della Kaja si balza sulla troika e siamo salvi! (alenando forte, poi con più calma) Carponi, stanotte, ho scrutato il cammino. A breve tratto m’era la libertà. (con improvviso scatto) Ma che vale ora uscire da un abisso per gettarmi in un altro senza meta? Il tuo nome, Stephana, mi corse come un brivido nell’anima. Arretrai... Ti volli rivedere. Stephana con te, nel delirio del mondo, corsi la vita, con te godetti, con te mi gittai naufrago nel mar di voluttà... Se fui vile, con te, per te lo fui. Il destino ci unisce! (cerca di attirarla) STEPHANA (arretra con forza) No! No! (E poiché Glèby le si appressa, ella, con disprezzo) Non toccarmi! GLÈBY Torna con me alla vita io ti saprò ridar tutta la gioia. (arso di desiderio) Voglio ancora la tua bocca, le tuo chiome, il tuo seno... (adescandola) Ricorda… i tuoi splendori, le tue feste, i tuoi canti, e la bellezza tua dominatrice! Tutto, tutto riavrai, se tu mi segui! (Ma invano cerca di adescarla e trainarla nel vortice del passato; giù dal fondo dei pozzi e dietro il terrapieno un canto triste e affannoso si fa sentire «Il canto dei condannati») VASSILI, CORO Spremi dal cuor, dall’anima, dal fronte gocce di sangue, lacrime e sudor! STEPHANA (discernendo la voce di Vassili. Tra sé) Infinito dolore! Per infinito amore! (a Glèby) Qual vergogna tu porti col ricordo della bellezza mia e del mio splendore. Tu sei dannato a non sentire la dolcezza del pianto e del dolore. Alla mia vita l’estremo incanto là splende... Ascolta! quel pianto è amor! (E Stephana guarda intorno a sé commossa, allargando le braccia quasi a un immenso abbraccio verso quel cielo, verso la luce di quel sole scialbo, e, illuminato il suo volto ancor bello malgrado i patimenti, il suo bel volto di eroina appassionata esprime tutto quel sentimento di gratitudine femminile a quel luogo ov’essa ha potuto finalmente amare) A te portai l’anima mia, o Siberia tu come mamma a me le braccia hai stese e doviziosa nella tua miseria m’hai dato il bene che ad amar m’apprese! Ond’io qui vivo e sento sole e fiori, son caldi i tuoi tramonti e le aurore ed in quest’aere pregno di dolori io respiro il trionfo dell’amore! (Un silenzio trepido. Glèby guata fremendo Stephana) GLÈBY Così credi sfuggirmi? STEPHANA Va! Sei pazzo! GLÈBY (felino, frenandosi a stento) ... È per Vassili? STEPHANA (fiera) Sì. Amo Vassili. GLÈBY E non mi seguirai? STEPHANA No! No! GLÈBY (erompendo) Per Dio! (fa per lanciarsi su di lei e afferrarla) STEPHANA (ribellandosi, ergendosi fiera in tutta la persona) Se tu mi tocchi io grido! GLÈBY Bada! STEPHANA Va! (Gli volge le spalle inorridita e rientra nella sua capanna. Glèby ha un gesto di minaccia crudele. Poi si allontana egli pure) CORO INTERNO Spremi dal cuor, dall’anima, dal fronte, gocce di sangue, lacrime e sudor! IL GOVERNATORE (ritornando, all’Ispettore) Richiamate le ciurme dal lavoro! Oggi riposo! (Al segnale del riposo, il coro lontano tace interrotto. Il Governatore si allontana seguito dagli ufficiali e funzionari continuando altrove, ad altra Kazerm, la sua visita. E le Catene-Viventi tornano. Chi torna al Kazerm; chi torna all’isba del «Comando Libero», se è un condannato della Sezione Civile. Vassili siede presso la soglia della capanna. Stephana gli si appressa) GLÈBY (appare dal Kazerm, con un gruppo di forzati, e indica Stephana e Vassili) Or vedrete che scena! (appressandosi con atteggiamento provocatore) Strano incontro! FORZATI (ridendo) Attenti! GLÈBY (a Stephana) Una stretta di mano, e… complimenti! STEPHANA (fingendo di non ravvisarlo) Non vi conosco! GLÈBY M’ha il governo un po’ troppo, inesperto parrucchiere, spelato e per metà tosato... È Glèby sì o no? (Stephana lo guarda ammutolita Vassili si è alzato di scatto) VASSILI (a Stephana) Ma che vuole costui?! GLÈBY (impertinente, squadrando Vassili) Ah, voi quell’ufficiale dunque che fu?... (Vassili ha un moto di sdegno) STEPHANA (timorosa, calmandolo) No! Non turbarti... Andiamo! GLÈBY (continua impassibile) Io v’offro l’occasione d’un invitato all’agape pasquale. (accennando alla tavola nella capanna di Stephana già preparata) Là detto fatto, un altro piatto, e poi da buoni amici discorreremo insiem dei dì felici. VASSILI (minaccioso) Voi? Là coi vostri! GLÈBY Che modi questi?... FORZATI (ridendo) Ah!... Ah!... Dramma di famiglia!... GLÈBY Capisco!... (squadra dall’alto in basso Vassili) Gelosia?... (ride e rivolgendosi a Stephana) Ti compiango, Stephana! (Saluta Stephana e volge impertinente le spalle a Vassili; Stephana riesce a stento a far entrare nella capanna Vassili. Glèby ritorna verso il Nazerm con fare trionfante, ma i forzati, veduto che non gli è riuscito di farsi invitare come prima aveva promesso, lo accolgono ironicamente) FORZATI Un altro rifiuto! LE DONNE Non ti hanno voluto! GLÈBY Quel coso è geloso! Prometto una festa... FORZATI (vedendo Vassili uscire ancora dalla capanna) Ritorna! GLÈBY (ai forzati) Ne faccio un caprone con tanto di corna! (Ma i forzati non si lasciano persuadere e, anzi, per eccitarlo lo motteggiano aspramente con risa dapprima, poi con parole di dileggio schernendolo e aizzandolo. Vassili infatti ritorna e si lascia cadere sui gradini, Stephana lo guarda triste, gli occhi in lacrime, poi si rifugia nella capanna) GLÈBY (furente degli scherni, si fa largo fra i forzati e comincia a discorrere in modo da farsi udire da Vassili) La conobbi quand’era fanciulla aveva una sdrucita corta gonnella che le copriva.. nulla, ma quindici anni e un aggettivo «Bella», e nello sguardo il furor della vita. Era preziosa di bellezza e freschezza, e, un poco d’ignoranza e, un resto d’innocenza le davan la fragranza d’un bocciolo di rosa. Pur le mancava quello che il gran mondo definisce Sapienza! (fa una gran pausa, poi, presentandosi comicamente, aggiunge) Modestamente il piccolo difetto ho un poco corretto! (I forzati cominciano a divertirsi al giuoco di Glèby, quindi grandi risa, grandi applausi e grandi grida di «Silenzio!» per udir meglio il resto) GLÈBY (riprendendo) Poi?... Feste splendori, amori! Folli avventure! Piaceri senza cure! Pensieri! Dolori! Ridde di cuori e di... valori! Da mille e mille mani!… n bacio? Un vezzo? Gran prezzo! Confusioni di passioni dell’ieri e del dimani! Breve gioir profondo ed infecondo. Ecco il gran mondo dov’ella divina e bella fe’ da regina! Finchè, farfalla bella, s’abbruciò l’ale e presa da un amante del cuore. (e a voce forte accenna a Vassili) lo zotico ufficiale che vi cavò la spesa... VASSILI (scattando) Ah infamia! (e fa per avventarsi, ma è trattenuto energicamente da Stephana, che pallida e tremante dall’interno della apanna ha sentito) STEPHANA (stringendosi a Vassili) Vassili! VASSILI (furibondo) Lasciatemi! Via! L’ISPETTORE (intervenendo) Che avvenne? GLÈBY (con cinismo) Nulla!... (Glèby torna a parlare sottovoce coi forzati facendo misteriosamente segno di rientrare nel Kazerm per una certa sua trovata che… E i forzati rientrano con lui) VASSILI (con violenza) Fiele!... Da un’ora!... Contro te!... Contro me!... Ma chi è colui per te? (Stephana si copre il volto colle mani) Sai tu la mia tortura umana? (Stephana fa per dire ancora… Ma non può più profferir parola. Vassili la allontana con disgusto, dicendole) Ti guardo e vedo, e ascolto tutti i baci che hai dati, tutti i baci passati sovra il tuo volto! Gli occhi con che mi guardi narran baci! Voluttà!... Spasimi, che tu ricevi e doni! Io vedo mille braccia intorno a te! A miriadi!... A selve di tentacoli!... Per seno! Pei capelli!... Sovra il tuo fronte tutte l’onte veggo e la mia viltà! STEPHANA No!... Taci!... Taci!... VASSILI (disperato) Io mi credea forte! No, non lo sono perché bugia è l’oblio! Eterna è la vergogna! Torna il passato per voler di Dio che nega il suo perdono! Or questa è la mia sorte! E la sola speranza mia?... La morte! STEPHANA (sotto il terribile rimprovero, reagisce. Al nome di Dio proferito contro di lei dal suo amante che il dolore e l’orgoglio snaturano, insorge) Dio? Tu dici? Tu? Tu? In questo istante?… No, falso eroe! No! No, falso amante! Ah se il fango della terra tutto in fronte fosse un dì passato qui, lassù Dio per questo pianto mio ora perdona… (ma i singhiozzi non la lasciano dire e prorompe in lacrime balbettando) Io piango... Io piango!... VASSILI (umiliato e pentito colmo il cuore di sdegno per sé, corre a Stephana implorando) No, Stephana! Taci!... E, umana come Dio, tu pur perdona! T’ho straziata! Taci! (e le si butta innanzi in ginocchio) Vedi? Qui! Nel fango! Stephana pia, non piangere così! Nel fango, o fronte mia! Viltà mia, sì ai tuoi piè! Qui! Qui! Perdona a me, Stephana! (Ma, inaspettata e terribile, ecco dal Kazerm la voce beffarda di Glèby ricordare a Stephana le strofe della «Mattinata» eseguita avanti all’uscio della sua camera da letto la mattina del dì di Sant’Alessandro. Però ora non sono più sciabole di eleganti ufficiali che con l’argentino tintinnio vi fanno sotto l’accompagnamento, è il cozzare sinistro delle catene dei condannati che escono fuori dal Kazerm guidati da Glèby unendo alla sua le loro voci ironiche) STEPHANA (scatta violenta sotto quella tortura lascia Vassili, corre dietro a quella ciurma urlando) Per la croce di Cristo!... (e rivolgendosi a Vassili) Tu vuoi sapere? Ebbene, sia! (e va minacciosa verso Glèby) GLÈBY Bella Stephana... (e cerca di schermirsi) STEPHANA (lo afferra con forza incredibile, lo trascina fuori dal gruppo dei forzati traendolo pel bavero violentemente verso Vassili. A Vassili) Qui!... Qui!... Tu vuoi saper costui chi è? Mio primo amante!!!... (e si rivolge ai forzati) O voi che avete ucciso per odio o per amor, rubato per miseria, giudicatelo voi! (e ripete) Mio primo amante!... E m’ha venduta!... (e grida sempre tenendo stretto Glèby, che tenta invano di sfuggirle) de’ baci miei? Per lui! Di mie carezze? Per lui! Di mie viltà? Per lui!... (non ride più, si fa triste di una tristezza grandiosa; essa accenna verso Vassili livido e in preda al più profondo abbattimento) ebbe l’amor pietà di me! Ho amato!... A questo amor pietoso offrii me stessa!... Eppur, nel dì del mio martirio santo, ecco il vile destino della mia vita tornar qui ancor!... Passarmi sopra l’anima!... Ma no!... Nulla fra noi! (scuotendo terribilmente Glèby) Ti guardo e ti sfido! (e si rivolge ancora fiera ed energica ai forzati) Costui chi è?... Il nome suo?... (Gli strappa il berretto che copre la fronte di Glèby e mostra le stimmate, il marchio del carnefice) Usura e falso! (guarda per un momento in faccia Glèby e poi lo respinge sa sé inorridita) FORZATI (soggiogati e sorpresi) Brava la donna! Brava! (Glèby, per far dimenticare l’incidente un po’troppo umiliante per lui, scrolla le spalle sorridendo con grande filosofia e rientra nel Kazerm. Improvvisi, dai villaggi circostanti, lontani e vicini, a onde per l’aria, echeggiano stormi di allegre campane in tripudio. Preannunziano la notte della Resurrezione, la notte del Sabato santo. È il tramonto, squillano lontano acute le trombe cosacche delle diverse sotnie, rullano i tamburi della fanteria verde; un bisbiglio, dapprima indeciso, poi, a poco a poco, in un crescendo quasi sovrannaturale, un clamore strano e confuso di gioia, si eleva alto, alto, da tutta la casa di pena; istantanee brillano a tutte le capanne le lampade della preparata il luminaria, come per un incanto, come per magia; una profonda esaltazione di indefinibile consolazione traspare in tutti; il viso d’ogni condannato dove la paura, la viltà, il delitto, l’odio hanno solcato rughe feroci, si spiana e rispecchia il sentimento della bontà; da tutti i cuori erompe l’esultanza le braccia, le anime si elevano al cielo, e un grido immenso scoppia alto) IL GOVERNATORE (appare improvvisamente in mezzo ai condannati e solenne dice con affabilità paterna) Cristo è risorto! (poi, abbraccia il condannato a lui più vicino, lo bacia. Allora tutto è un sussurro di baci e di bisbigli diversi, in tutti i toni, l’espressione di un sentimento profondo, misterioso, indefinibile, il sentimento della fede « Cristo è risorto! Cristo è risorto!» E la sera comincia a diffondersi intorno) GLÈBY (dal Kazerm) Orsù, l’orchestra dia principio! (Una improvvisata orchestra, fatta di sole balalaike si dà a suonare internamente. I forzati rientrano nel Kazerm preoccupandosi ora soltanto della loro rappresentazione. Escono dalla capanna Stephania e Vassili, continuando un discorso sommesso e concitato) STEPHANA (accennando) Il pozzo è là... Fuggiamo! VASSILI (trepido) Se vero non fosse? STEPHANA Tentiamo! (A una finestra del Kazerm, durante il rapido colloquio, una testa è apparsa a spiare. È Glèby che scompare poi subito. Una pattuglia cosacca sbuca dietro il Kazerm. È la ronda che si allontana. Stephana indugia. Ancora vi appare la testa di Glèby alla finestra. Vassili e Stephana intanto si avvicinano al pozzo. Mentre i due penetrano nel pozzo, Glèby scompare. Improvvisamente si odono le grida di «All’armi!». La musica è interrotta! Escono confusamente Glèby, il Governatore, l’Ispettore, alcuni ufficiali e soldati. Gléby addita loro il pozzo. Ed è un incrociarsi rapido di soldati sotto le armi che accorrono, e di lanterne portate in tutti i sensi che illuminano la scena; alle finestre del Kazerm e fuori, tutto intorno, i forzati sorpresi guardano in gran silenzio. E giù rapidi l’Ispettore e i soldati invadono il pozzo! A quel primo momento di confusione e di baccano succede un silenzio profondo pieno di paure e di ansie. Improvvisamente un colpo d’arma da fuoco tuona secco soffocato sotto terra, e insieme un gemito e un grido alto, acuto, straziante. Il gemito di Stephana, il grido di Vassili, e quasi subito ecco l’Ispettore e soldati riapparire. Vassili afferrato, legato, trascinato fuori. Stephana, sorretta, boccheggiante, sanguinosamente dilaniato il petto da una ferita. Glèby si avanza guarda con gli occhi sbarrati, e fugge come ombra paurosa e dannata.) IL GOVERNATORE Ah, disgraziata! STEPHANA (al Governatore, barcollante e tutta in sangue) Hanno armi per uccidere i tuoi soldati... (Non può parlare, Cade) IL GOVERNATORE (vedendo Vassili trattenuto dai soldati) Lasciatelo! (Vassili corre articolando fra lacrime e gemiti parole senza senso, avvinghia Stephana. Un discorrere sottovoce di pietà, un accoramento generale) STEPHANA (sentendo Vassili che piange, stende la mano, gli accarezza la testa e gli sorride affettuosa) Non piangere!... Sollevami!... La parola sublime «Libertà», mi germoglia nel cuor... ora morendo... (con voce sempre più fievole) E muoio felice di sentirmi redenta, perché t’offro amore e vita... (e aiutata da Vassili bacia la terra) Siberia, terra santa di lacrime, e d’amore! Ed ora... sul tuo cuore! (e posa la testa sul petto di Vassili. Poi chiude gli occhi come per raccogliersi e morire sul suo cuore e nel pensiero del suo amore) Con te! Qui! Sempre!... (sentendo le lacrime e i baci di Vassili sulla mano che gli tiene stretta nella sua) VASSILI (in un urlo di disperazione) Stephana! Stephana! (Lontanissimo si sentono avvicinarsi le voci di una «Catena-Vivente» che arriva. Stephana fa per dire ancora. Ma non può più profferir parola. Il rantolo della morte la soffoca. Un urlo terribile di Vassili. Poi un silenzio profondo tutt’intorno. Sempre più la nenia dei nuovi condannati che si fa sensibile) L’ISPETTORE (in posizione di saluto militare sottovoce al Governatore) I nuovi condannati, Nobiltà! (e sul saluto aspetta ordini. Il Governatore si scuote, fa un cenno all’Ispettore di seguirlo e muove incontro alla nuova colonna di forzati. Due guardi carcerarie intanto, ad un cenno del caporale di servizio, strappa no Vassili che piange presso il corpo di Stephana, e lo costringono ad entrare nella sua capanna e ne chiudonsi l’uscio separandolo dalla morta, sulla quale un carceriere stende la coperta grigia mortuaria. Il caporale ne trascrive il numero 107) Giordano,Umberto/Siberia
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2012年8月 IceForis誕生 2012年10月 ようやくクランとしての活動が始まる 2012年11月 恐ろしく強い人たちが入隊して徐々に非がち臭が薄れていく 2012年12月 もはや非がちではない。微ガチか?勝つことが多くなった 2013年1月 活動回数が減り始める元いたメンバーとのお別れ 2013年2月 ぼーっとしてる 月末にニジルプリン現る 2013年3月 新入社員も続々と入社。少し賑やかになってくる 2013年4月 再びクランらしくなってくる 2013年5月 ネタマッチばかりやった気がする 2013年6月 話せる人も徐々に増えてきた 2013年7月 クラメン募集で色んな人が入社。Sp1ca*さんとは両思いだった模様 |〃7月22日 | そしてこれである。
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発売年別 2005年 2006年 2007年 2008年 2009年 2010年 2011年 2012年 2012年 6月 発売日 タイトル 価格 販売元 公式HP 7日 Xbox 360 ワイヤレス スピード ホイール WITH Forza Motorsport 4 10395円 マイクロソフト □ 8日 Xbox 360 ワイヤレス LANアダプターN 5040円 マイクロソフト ■ 14日 ルートダブル Before Crime After Daysルートダブル Before Crime After Days 限定版 7140円9240円 ヴューズ ■ LOLLIPOP CHAINSAWLOLLIPOP CHAINSAW PREMIUM EDITION 7980円7980円 角川ゲームス ■ 20日 バトルフィールド3 「Close Quarters」DLコード付 【Amazon.co.jp限定】 7665円 エレクトロニック・アーツ ■ 21日 Mass Effect 2 Xbox360 プラチナコレクション 2940円 エレクトロニック・アーツ ■ 重鉄騎 7990円 カプコン ■ Xbox360 Kinect センサー 重鉄騎 同梱版 19800円 マイクロソフト □ Xbox360 ワイヤレスコントローラー SE プレイ チャージパック 6279円 マイクロソフト □ 25日 Xbox360 クイックチャージキット(リキッドブラック) 3570円 マイクロソフト □ 28日 ROBOTICS;NOTESROBOTICS;NOTES 初回限定版 7140円9240円 5pb. ■ ガンダム無双3 プラチナコレクション 3800円 バンダイナムコゲームス ■ 7月 発売日 タイトル 価格 販売元 公式HP 5日 MAX ANARCHY 7980円 セガ ■ ゴーストリコン フューチャーソルジャー 7780円 ユービーアイ ソフト ■ 19日 アサシン クリード I+II ウェルカムパック プラチナコレクション 2940円 ユービーアイ ソフト ■ 26日 ペルソナ4 ジ・アルティメット イン マヨナカアリーナ 7329円 アトラス ■ アリス マッドネス リターンズ (価格改定版) 3129円 エレクトロニック・アーツ ■ リアルアーケードPro.VX SE 改【Amazon.co.jp限定】 15800円 ホリ
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Forest Path 【フォレスト パス】 全長(推定) 3,870m アペックス数 11 逆走 あり 追加時期 v1.0.0 (2016/5/4)リニューアル:v2.7.0 (2020/8/4)v2.14.6 (2023/10/29) 対応モード カスタムレースフリーランストックレースタイムアタッククイックレースオンラインロビー 概要 コース攻略 走行動画 余談 概要 細い道路幅と小さなギャップ、わずかな高低差によるアウトインアウトが難しい見た目以上にテクニカルなコース。 ショート版ニュルブルクリンクとも思わせるような細いコース幅であるため、タイムアタックの基礎となるアウトインアウトでタイムを縮める事が難しく、ブレーキングやインカットが勝負となる。コース幅が広いコーナーでも、イン側が盛り上がっていたりイン側の縁石が二段階に角度がついていたりと、全てのコーナーが一筋縄ではいかない。 そのため人気層は、中級者層と上級者層には全く不人気で、イベントのランキング上位1桁を競い合うようなギリギリのトップ層に限っては峠をも上回るAR最高クラスに人気なコースである。 とにかく、ある程度速く走るのは簡単だが、コンマ数秒を詰める際には非常に難しいコースである。 Ver.2.7.0にてコースのコース幅やテクスチャの色味などがリニューアルされた。リニューアル前の走行動画は下記。 報酬システム 報酬タイプ 報酬額 レース報酬 1周 857 Cr 2周 1,714 Cr 3周 2,571 Cr 5周 4,285 Cr 10周 8,570 Cr アペックスタッチ (アペックス数) × 50 Cr クリーンレース 100 Cr パーフェクトレース 100 Cr コース攻略 順走 1~2コーナー 1コーナーのイン側が盛り上がっていて、脱出のアウト側が盛り下がっているため、見た目以上にアンダーが出てアウト側にコースアウトしやすいコーナー。コツはコーナーイン側に入ったくらいの遅めのブレーキング。そして2コーナーのことなんて考えずにきっちりアウトに向けて加速してアウトインアウトを取る。2コーナーはシンプルでアールも緩いため、1コーナーさえアウトインアウトとコーナー頂点のブレーキングさえを守れていたらフルアクセルでクリア出来るはず。 やや難易度は高いが、フルアクセルハンドル左マックスで2コーナーの出口でアウトに寄せられればとてもタイム短縮に貢献する。しかし車のアンダー加減や減速度合いをしっかり把握しなければ難しいので上級者向け。 3コーナー イン側が二段階に角度がついていて、かつイン側に小さなギャップがあるので、軽く走るなら攻め過ぎないこと。タイムを縮めるなら早めのブレーキングで減速し、ギャップ通過時に一瞬アクセルを戻せる余裕をもっておこう。 4コーナー 特に難易度は高くないが、コーナー出口のトンネル付近でコース幅がわずかに狭まることに注意。その後のストレートも長くないので、立ち上がりよりコーナリング速度を重視してアウトインミドルを意識しよう。 5コーナー 急なヘアピン。ARのヘアピンの中で一番難易度が高い。中級者はブレーキングを早めて早めに減速し、コーナー出口でしっかりアウトを取れるようにしよう。上級者には僅かなインカットと出口アウト側の縁石を大きく脱輪するのがベストだが、ピーキーな車ならV字ラインに限る。 その後の左コーナーはインカット厳禁。アウトインアウトよりも確実な6コーナーへのアプローチを。 6コーナー 裏ストレート手前、速度が上がれば上がるほど難しいテクニカルなコーナー。ダウンフォースのある車種であれば全く問題ないが、ダウンフォースのない車はすぐアウトに飛んでいくので、まず進入アウトインは死守、その後もう一度イン側に迫れるようなブレーキングまたはアクセルオフが必要。馬力や駆動輪によってタイミングが全然違うので数をこなそう。 7コーナー 裏ストレートからのフルブレーキング。中級者向けにはコーナー出口でコース幅が狭くなる点とインカットは絶対しない事を伝えたい。上級者向けは、最速ラインはブレーキングしながらのインカットである。 8コーナー 最も難しいコーナー。ギャップと高低差が複雑に混じり合い、進入ではイン側に、コーナリング中はアンダー、脱出で下り坂なのにまたイン側に持っていかれる複雑なコーナー。コーナー進入ではなるべくアウトに寄るのは鉄則だが、中級者はとにかくアクセルオフでコーナリングしアクセスオンを遅れて立ち上がる。上級者は数をこなして脱出でアウトに寄るだけでタイムが劇的に変わる。 9コーナー 油断しがちな最終コーナーは、とにかくインカットしないこととアウト側に絶対寄らないこと。最終コーナーだけ壁が近いため、コース外が広いのに慣れたまま突っ込むと確実に事故る。攻めてもタイムが伸びにくいため、安牌をとろう。 逆走 9コーナー 逆走ではとてもシンプルなコーナーに変化する。しっかりアウトインアウトを抑えていれば問題ないが、出口でアウト側に脱輪できればもっと速い。 8コーナー ギリギリまでアウト側に寄せてからイン側にハンドルを切ると最速のコーナリングができる。立ち上がりアクセルオンも遅めを意識。 7コーナー 8コーナーの加速を落とすことなく裏ストレートに繋げたいところ。低馬力では簡単だが高馬力になるとインカットと出口アウト側の脱輪は避けられない運ゲー要素も絡むお祈りコーナー。意外にも四駆と二駆で走り方は大差ないが、足が硬い車種では余裕で飛んでいくので注意。インカットのコツはアクセルを中くらいの一定にすると姿勢を崩しにくくアンダーが出るのでオススメ。 6コーナー 裏ストレートの速度を残さずリセットするのが安全でそこそこ速い。まず進入でアウトに寄るのは当然として、そこからのブレーキングポイントは、イン側の盛り上がりに合わせよう。すると順走と同じように二回イン側に迫れる。 5コーナー シンプルなヘアピン。順走と同じく早めのブレーキングは必須だがアウトインアウトもしやすい。立ち上がり力みすぎずにしっかりアクセルオンのタイミングを見極めよう。 4コーナー アウトインミドルを意識しよう。最速ラインは、なるべくイン側の滞在時間を長くすること。 3コーナー 小ストレートの立ち上がりだが、順走と同じくイン側のギャップに注意。ギャップの場所はコーナー進入直後くらいなので、ギャップをブレーキングしながら乗り越えられれば問題ない。アウトインアウトを意識しよう。 2~1コーナー やはり逆走でも鬼門になるこのコーナー。車速によって一概には言えないが、進入でイン側の縁石に沿いながらかなり早めにブレーキングし、そのブレーキングを残しながら慎重に立ち上がる。2コーナー進入直後から1コーナー進入までずっと右側の縁石と平行なラインを取ると最速ライン。縁石に沿えれば1コーナーもスルリと行けるが、1コーナー立ち上がりアウト側に寄ると一発KOなので油断せずにいこう。 走行動画 車種は419馬力(レベル2のターボ以外は全てフルチューン)の180SXを用いている。 順走 逆走 余談 コース外へ出る方法は意外と簡単。
https://w.atwiki.jp/xbox360_wiki/pages/70.html
XBOX360を買うきっかけになったソフト 順位 選択肢 得票数 得票率 投票 1 デッドライジング 268 (8%) 2 ACE COMBAT 6 226 (7%) 3 アイドルマスター 207 (7%) 4 テイルズ オブ ヴェスペリア 198 (6%) 5 Gears of War 166 (5%) 6 地球防衛軍3 163 (5%) 7 Call of Duty 4 148 (5%) 8 Halo3 141 (4%) 9 ロストプラネット 100 (3%) 10 OBLIVION 98 (3%) 11 BIOHAZARD5 90 (3%) 12 Forza Motorsport2 82 (3%) 13 インフィニット アンディスカバリー 77 (2%) 14 Test Drive Unlimited 69 (2%) 15 ロストオデッセイ 61 (2%) 16 リッジレーサー6 58 (2%) 17 Devil May Cry 4 56 (2%) 18 ブルードラゴン 55 (2%) 19 アーマードコア4 48 (2%) 20 NINja GAIDEN II 45 (1%) 21 スターオーシャン4 39 (1%) 22 GTA IV 38 (1%) 23 Dead or Alive 4 33 (1%) 24 あつまれ!ピニャータ2:ガーデンの大ピンチ 33 (1%) 25 ソウルキャリバーIV 31 (1%) 26 ロストプラネット コロニーズ 30 (1%) 27 FallOut3 28 (1%) 28 電脳戦機バーチャロン オラトリオ・タングラム Ver.5.66 28 (1%) 29 PGR4 25 (1%) 30 トラスティベル 25 (1%) 31 オペレーション トロイ 23 (1%) 32 ニード・フォー・スピード アンダーカバー 21 (1%) 33 斑鳩 21 (1%) 34 ライオットアクト 19 (1%) 35 バレットウィッチ 18 (1%) 36 バンジョーとカズーイの大冒険:ガレージ大作戦 18 (1%) 37 クロムハウンズ 17 (1%) 38 塊魂 17 (1%) 39 DEAD OR ALIVE Xtreme 2 16 (1%) 40 N3 16 (1%) 41 ソニックワールドアドベンチャー 13 (0%) 42 ラストレムナント 13 (0%) 43 Call of Duty 2 12 (0%) 44 Rainbow Six Vegas 11 (0%) 45 オトメディウス ゴージャス! 11 (0%) 46 カルドセプトサーガ 11 (0%) 47 BIOSHOCK 10 (0%) 48 旋光の輪舞 10 (0%) 49 FIFA08 9 (0%) 50 デススマイルズ 9 (0%) 51 ニードフォースピードモストウォンテッド 9 (0%) 52 パーフェクトダーク ゼロ 9 (0%) 53 Street Fighter Ⅳ 8 (0%) 54 ギルティギア2オーヴァチュア 8 (0%) 55 ケツイ 8 (0%) 56 ランブルローズXX 8 (0%) 57 OverG 7 (0%) 58 ベヨネッタ 7 (0%) 59 お姉チャンバラ 6 (0%) 60 ドリームクラブ 6 (0%) 61 Bayonetta 5 (0%) 62 CHAOS;HEAD NOAH 5 (0%) 63 FF11 5 (0%) 64 HALO2 5 (0%) 65 オトメディウス 5 (0%) 66 セインツロウ 5 (0%) 67 バーチャファイター5 Live Arena 5 (0%) 68 悪魔城ドラキュラ Harmony of Despair 5 (0%) 69 Fable2 4 (0%) 70 Mass Effect 4 (0%) 71 Super Street Fighter Ⅳ 4 (0%) 72 Tomb Raider Legend 4 (0%) 73 Ghost Recon Advanced Warfighter 3 (0%) 74 Left 4 Dead 2 3 (0%) 75 PROJECT SYLPHEED 3 (0%) 76 デススマイルズII X 3 (0%) 77 トロピコ3 3 (0%) 78 バトルフィールド:バッドカンパニー 3 (0%) 79 プロジェクトシルフィード 3 (0%) 80 ミラーズエッジ 3 (0%) 81 11eyesCross Over 2 (0%) 82 Dream C Club 2 (0%) 83 NBA 2K9 2 (0%) 84 TOMB RAIDER ANNIVERSARY 2 (0%) 85 【eM】eNchant arM 2 (0%) 86 ウイニングイレブン2009 2 (0%) 87 ガンダム オペレーショントロイ 2 (0%) 88 ゼーガペイン 2 (0%) 89 ソウルキャリバー 2 (0%) 90 ゾイドインフィニティ 2 (0%) 91 バーンアウトパラダイス 2 (0%) 92 ルミネスLive 2 (0%) 93 三国無双5 2 (0%) 94 無双OROCHI 魔王再臨 2 (0%) 95 Call of Duty 3 1 (0%) 96 F.E.A.R. 1 (0%) 97 Halo Reach 1 (0%) 98 Hitman Blood Money 1 (0%) 99 Red Dead Redemption 1 (0%) 102 skate. 1 (0%) 100 Spiderman3 1 (0%) 101 Super Street Fighter II Turbo HD Remix 1 (0%) 103 キングダムアンダーファイア 1 (0%) 104 コンカー live and reloaded 1 (0%) 105 ストリートファイター4 1 (0%) 106 天外魔境 ZIRIA 1 (0%) その他 投票総数 3157 もっと評価されていいと思うソフト 順位 選択肢 得票数 得票率 投票 1 ロストオデッセイ 154 (12%) 2 Gears of War 69 (6%) 3 インフィニット アンディスカバリー 66 (5%) 4 Test Drive Unlimited 52 (4%) 5 Forza2 49 (4%) 6 あつまれ!ピニャータ 49 (4%) 7 バレットウィッチ 45 (4%) 8 地球防衛軍3 45 (4%) 9 PGR4 40 (3%) 10 テイルズ オブ ヴェスペリア 35 (3%) 11 PGR3 29 (2%) 12 ゾイドオルタナティブ 29 (2%) 13 ロストプラネット 28 (2%) 14 GTA IV 26 (2%) 15 NINJA GAIDEN Ⅱ 25 (2%) 16 トラスティベル 24 (2%) 17 ロストプラネット コロニーズ 24 (2%) 18 ニード・フォー・スピード アンダーカバー 22 (2%) 19 あつまれ!ピニャータ2:ガーデンの大ピンチ 21 (2%) 20 アイドルマスター 21 (2%) 21 ブラザーインアームズHH 21 (2%) 22 OverG 20 (2%) 23 オレンジボックス 20 (2%) 24 バーンアウト パラダイス 19 (2%) 25 ラストレムナント 19 (2%) 26 ライオットアクト 18 (1%) 27 BFBC 17 (1%) 28 BIOSHOCK 16 (1%) 29 クロムハウンズ 15 (1%) 30 ヒットマン 14 (1%) 31 ギルティギア2 13 (1%) 32 フロントライン:フュエルオブウォー 12 (1%) 33 steins;gate 11 (1%) 34 プロジェクトシルフィード 11 (1%) 35 オペレーションダークネス 10 (1%) 36 スケート 10 (1%) 37 Mass Effect 9 (1%) 38 【eM】eNchant arM 9 (1%) 39 バーンアウト リベンジ 9 (1%) 41 darksector 8 (1%) 40 Forza Motorsport3 8 (1%) 42 バンジョーとカズーイの大冒険:ガレージ大作戦 8 (1%) 43 卓球 8 (1%) 44 ミラーズエッジ 6 (0%) 45 ソウルキャリバーIV 5 (0%) 46 バットマン アーカム アサイラム 5 (0%) 47 悪魔城ドラキュラ Harmony of Despair 5 (0%) 48 Left 4 Dead 2 4 (0%) 49 カメオ 4 (0%) 50 カルソンヌ 4 (0%) 51 スタントマンイグニッション 4 (0%) 52 テトリスTGM ACE 4 (0%) 53 FABLEⅡ 3 (0%) 54 Puzzle Quest 3 (0%) 55 Shadowrun 3 (0%) 56 shadowrun 3 (0%) 57 カルドセプト サーガ 3 (0%) 58 ガンダム無双 インターナショナル 3 (0%) 59 トゥームレイダーレジェンド 3 (0%) 60 フェイタルイナーシャ 3 (0%) 61 プリンス・オブ・ペルシャ 3 (0%) 62 無双OROCHI 3 (0%) 63 CHAOS;HEAD NOAH 2 (0%) 64 Darksiders 2 (0%) 65 Fabll2 2 (0%) 66 BLAZBLUE 1 (0%) 67 L.A.ノワール 1 (0%) 68 Potal2 1 (0%) 69 SplinterCell Conviction 1 (0%) 70 アイドルマスター2 1 (0%) 71 メモリーズオフ ゆびきりの記憶 1 (0%) 72 赤い刀 真 1 (0%) その他 投票総数 1242
https://w.atwiki.jp/1trillion/pages/1.html
現行スレ part267 |http //ex14.2ch.net/test/read.cgi/news4vip/1148818779/ テンプレ 要求クオリティ gt; gt; 1レス1カウント(漢数字はNG) gt; gt; 飛ばしたら飛ばした数字からやり直し ・1秒に1回数えても~年かかる 長生きしましょう →http //www10.atwiki.jp/1trillion/ へ移行したいところです。 移行作業手伝ってくれる方(旧サイトにあるログからwikiに補充してくれる方)募集中 スレの外部板宣伝禁止 次世代へ繋ぐクオリティ 自動高速カウントは非推奨 まとめサイト http //www.geocities.jp/hightentionw/0000000000000/ 過去ログ 1から100 過去ログ 101から200 過去ログ2
https://w.atwiki.jp/biyou755g/pages/66.html
店名 CreateSalon Yukio 電話番号 03-3912-9922 店舗住所 東京都北区王子1-21-9 飯村ビル1F 店舗までのアクセス JR王子駅中央口を出、右方向に歩き、マクドナルドを右手に見ながら直進、2つ目の信号を渡ると映画館のあるホテルシアターが右手にあります。このビルを左に回りこむように曲がり、1つ目の十字路に、内観は白が中心、入口が青緑の石に囲われた店舗があり、そこが当サロンになります。 営業時間のご案内 月・水・金・土【10 00~20 00】 木【10 00~19 00】 日、祭日9 00~19 00 定休日 火曜日 取り扱いクレジットカード 利用不可 カット価格 \4930 スタイリスト数 5人 席数 8席 備考 デジタルパーマ/パーティーメイク・セット/最寄り駅から徒歩3分以内にある/ドリンクサービスあり/喫煙OK/男性スタッフが多い/完全予約制/お子さま同伴可 ▼巣鴨・王子・大塚・駒込のその他の美容院 Hair Studio XYY arrows 王子店 Hair Make MASA 巣鴨駅店 YUKIO of Hair color 田端店 monde Blossom 大塚店 sprity veRve ヘアワークス FORZA Hair&Make up miq 王子店 Hair&Make up miq 駒込店 Hair&Make up miq 大塚店 Xanadu 巣鴨店 CLIP JOINT GOD rencontrer